"In Valle d'Aosta la presenza di
organizzazioni criminali non può più essere negata: è un fatto,
non è un'ipotesi, come dimostrato da reati e episodi di cronaca.
E' un fenomeno radicato, bisogna contrastarlo. Sempre più
evidente è la presenza in ambito economico". Lo ha detto il
consigliere Alberto Bertin (gruppo Misto) durante la presa
d'atto in aula dell'attività dell'Osservatorio permanente sulla
criminalità organizzata in Valle d'Aosta, le cui funzioni sono
state assegnate alla prima Commissione consiliare. "Questo
osservatorio - ha aggiunto - è poco efficace, ma va sfruttato
comunque il più possibile. Tutti i cittadini devono avere la
consapevolezza della gravità di questo fenomeno e la politica e
le istituzioni devono fare la loro parte per contrarlo". Chantal
Certan (Alpe) ha definito il percorso in Commissione "serio ed
interessante, anche se sarebbe stato più opportuno istituire un
vero e proprio osservatorio. In quanto amministratori, abbiamo
una responsabilità enorme: creare una cultura della legalità nei
giovani, in sinergia con le famiglie, le scuole e le forze
dell'ordine". Il presidente della Regione, Laurent Viérin, ha
sottolineato: "Le Istituzioni non possono non essere preoccupate
se le organizzazioni criminose riescono a permeare il territorio
e il tessuto sociale. In quanto Regione autonoma, la nostra
responsabilità su questo aspetto è ancora più grande. L'impegno
costante che va profuso su questo tema è preminente per la
nostra comunità".
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