(ANSA) - ROMA, 30 GEN - Troppe scuole e università al freddo,
non solo a Palermo, dove ci sono stati due gravi episodi legati
agli ambienti scolastici non riscaldati, in coincidenza con un
notevole abbassamento delle temperature esterne, ed una corsista
si è sentita male per il freddo mentre era in università e una
bambina di 10 anni in una scuola elementare è stata colpita da
ipotermia e ricoverata in ospedale.
Casi analoghi si sono verificati a Firenze, al Liceo
Machiavelli-Capponi, in due istituti superiori della provincia
di Rimini, nell'istituto Des Ambrois di Oulx in alta Valsusa,
nella scuola elementare Vernazza a Sturla, all'Istituto Montale
di Bordighera, in un liceo di Cagliari. "Casi che stanno
facendo molto discutere, che suscitano forti e legittime
preoccupazioni nelle famiglie e manifestazioni tra gli studenti
in diverse parti d'Italia. Anche perché non sono i soli",
commenta Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale scuola di
Cittadinanzattiva.
"Situazioni davvero intollerabili, quelle accadute a Palermo,
perché in un edificio scolastico gli studenti dovrebbero essere
al sicuro e non mettere a repentaglio la propria salute. Tanto
più quando si tratta di bambini, come nel caso di Emanuela, di
appena dieci anni. Non possiamo immaginare che si metta a
rischio l'incolumità degli studenti a causa del rincaro
energetico o per ritardi negli interventi di manutenzione degli
impianti di riscaldamento nelle scuole", commenta Concetto
Trifilò, segretario regionale di Cittadinanzattiva Sicilia.
"La carenza di personale tecnico aggrava ulteriormente la
situazione in quanto l'ente proprietario, Comune, Provincia o
Città Metropolitana, non sempre riesce ad intervenire
tempestivamente rispetto alle segnalazioni dei dirigenti
scolastici", continua Bizzarri che aggiunge: "Trattandosi di
situazioni che possono provocare gravi danni alla salute dei più
piccoli, come l'ipotermia, la tempestività è essenziale. Per
scongiurare che si verifichino episodi di altrettanta gravità,
sollecitiamo i dirigenti scolastici affinché esercitino il
potere di sospendere le attività didattiche in presenza,
trattandosi di eventi emergenziali, e magari di attivare la Dad
per non penalizzare studenti e docenti. L'ente proprietario,
d'altro canto, in quanto responsabile della manutenzione
dell'edificio scolastico e dei suoi impianti, previa
segnalazione del dirigente scolastico, è tenuto ad intervenire
tempestivamente, altrimenti studenti, genitori, docenti della
scuola, possono mettere in atto anche una diffida nei confronti
dell'ente proprietario della scuola".
Cittadinanzattiva invita studenti e famiglie ad inviare
segnalazioni di mancato riscaldamento delle aule scolastiche
alla mail scuola@cittadinanzattiva.it (ANSA).
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