Esce il 9 maggio per Pendragon
(collana Glam) il romanzo di Davide Pappalardo "Che fine ha
fatto Sandra Poggi?" Un romanzo ambientato negli anni '70 tra
Milano e Bologna e che prende le mosse proprio nella città
meneghina nel dicembre del 1973 quando Libero Russo, scalcagnato
investigatore, viene contattato da uno sconosciuto nella sua
bicocca al quartiere Isola, dove vive in compagnia di un gatto e
delle canzoni di Fred Buscaglione. Deve rintracciare Sandra
Poggi, una ragazza della Milano bene di cui si sono perse le
tracce. Un caso all'apparenza semplice, visto che la giovane è
in contrasto con la famiglia.
Libero, alle prese con i propri tormenti interiori e con la
nostalgia per la sua terra, la Sicilia, intuisce che potrebbe
non trattarsi semplicemente di una fuga da casa. In un vorticoso
giro di giostra tra Milano, Venezia e Bologna, l'investigatore
entra in contatto con neofascisti, strizzacervelli, prostitute,
doppiogiochisti, movimentisti, poliziotti corrotti, per cercare
di arrivare a Sandra, che sembra volatilizzarsi ogni volta che
l'afferra, in un gioco di specchi in cui non si sa più chi è
l'inseguito e chi l'inseguitore. In "Che fine ha fatto Sandra
Poggi?" convivono, senza disturbarsi e ben amalgamandosi, alcune
caratteristiche molto diverse fra loro: introspezione, ironia e
un doppio registro linguistico, a tratti crudo e a tratti più
poetico. Caratteristiche che sono la cifra stilistica di questo
romanzo che fa assaporare atmosfere alla Chandler, Hammett,
Willeford e Crumley, in un hard-boiled tutto italiano.
Davide Pappalardo, siciliano, classe 1976, dopo alcuni anni
trascorsi a Roma, è approdato a Bologna, dove oggi vive e
lavora. Al suo attivo ha tre romanzi e diversi racconti. Con
Buonasera (signorina) (Eclissi, 2017) ha vinto il premio "Nero
Digitale" al concorso Garfagnana in Giallo.
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