Il procuratore generale di Brescia
Pier Luigi Maria Dell'Osso ha avocato a sé l'inchiesta sulla
morte di Sana Cheema, la ragazza morta in Pakistan lo scorso
aprile dopo aver rifiutato il matrimonio combinato, e ha
iscritto nel registro degli indagati il padre, lo zio e uno dei
fratelli di Sana con l'accusa di omicidio. Il padre, il
fratello, uno zio, che vennero arrestati, e altri parenti, solo
indagati, poche settimane fa sono stati scagionati da ogni
accusa dal tribunale di Gujarat. La Procura di Brescia aveva
aperto un'inchiesta contro ignoti e senza ipotesi di reato.
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