La Fondazione "Con il Sud" promuove "E
vado a lavorare", la seconda edizione del bando per il
reinserimento sociale dei detenuti, attraverso il lavoro. A
disposizione 2,5 milioni di euro di risorse private per progetti
capaci di dare una reale "seconda possibilità" alle persone che
si trovano in regime di detenzione ordinario e/o in regime
alternativo alla detenzione nelle regioni del Sud Italia.
L'invito è rivolto alle organizzazioni del Terzo settore di
Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia, che
possono presentare proposte di progetto che favoriscano il
reinserimento sociale dei detenuti nella comunità, anche con il
fine di ridurre i tassi di recidiva. Le proposte dovranno
prevedere l'avvio, durante il periodo della detenzione, di
esperienze lavorative in grado di favorire l'integrazione
socio-lavorativa del detenuto, ritenendo il lavoro una
componente fondamentale del processo rieducativo.
L'inserimento lavorativo potrà avvenire all'interno o
all'esterno delle carceri in realtà già consolidate oppure
attraverso la costituzione di nuovi soggetti di
imprenditorialità sociale. Inoltre, grazie al protocollo di
intesa recentemente sottoscritto dalla Fondazione Con il Sud con
il Ministero della Giustizia e con l'ANCI, le proposte potranno
prevedere il coinvolgimento dei detenuti in progetti di pubblica
utilità e di volontariato, sempre ai fini del perseguimento
dell'obiettivo di integrazione socio-lavorativa del reo.
Le proposte dovranno essere formulate da partenariati che
comprendano almeno una struttura penitenziaria e almeno un
partner del Terzo Settore. Gli altri soggetti componenti la
partnership potranno appartenere al mondo delle istituzioni,
delle università, della ricerca e del mondo economico.
Il bando è disponibile sul sito della Fondazione CON IL SUD
(www.fondazioneconilsud.it). È possibile partecipare tramite il
portale Chàiros entro il 19 giugno 2019.
"Con questo bando, vogliamo riaffermare il diritto di ogni
persona ad avere una seconda possibilità vera. L'abbiamo
chiamato 'E vado a lavorare' con l'auspicio che il lavoro possa
essere davvero uno strumento di evasione dalle criticità della
vita", spiega Carlo Borgomeo, presidente della Fondazione Con il
Sud.
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