"L'attacco alle famiglie arcobaleno è
stato fin da subito, con il ministro Fontana, con il decreto sul
ripristino di 'mamma e papà' sui documenti... Sicuramente c'è la
volontà di cancellarci". Così al Roma Pride il presidente delle
Famiglie arcobaleno Gianfranco Goretti. "Noi non chiediamo
diritti ma doveri - ha aggiunto - i nostri bambini non hanno
riconoscimento, noi invece vogliamo essere inchiodati alle
nostre responsabilità genitoriali". In testa al corteo, a cui
partecipano secondo i promotori 700mila persone, si canta "Bella
ciao", e diversi sono i cartelli e gli slogan contro Salvini e
la Lega. "Questo è un Pride speciale, a 50 anni dai fatti di
Stonewall che è stata la scintilla della rivoluzione del
movimento, e a 25 anni dal primo grande Pride moderno e unitario
a Roma. 'Nostra la storia, nostre le lotte'", afferma il
portavoce del Roma Pride e presidente del Circolo Mario Mieli
Sebastiano Secci.
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