"Il forte dibattito ha riguardato
soprattutto l'estensione agli indiziati di associazione
organizzata alla corruzione delle misure di prevenzione
personali e patrimoniali, forse dimenticando che per applicare
la misura di prevenzione non basta essere indiziati di questo
reato, ma bisogna che ci sia sproporzione tra il reddito
dichiarato e la disponibilità di beni da parte del proposto, che
ci sia da parte del proposto l'impossibilità di giustificare la
legittima provenienza dei beni".
Lo ha detto il procuratore Antimafia, Franco Roberti, a
margine del convegno 'Dialoghi sulle procure, prospettive tra
autonomia e regole' che la componente Area Democratica per la
giustizia dell'Anm ha organizzato all'Aurum di Pescara. Tra i
presenti il vicepresidente del Csm, Giovanni Legnini.
"Queste - ha aggiunto Roberti - sono le condizioni
indefettibili che naturalmente vanno vagliate molto bene: se il
Parlamento riterrà di cambiare in futuro la legge avrà tutto il
tempo è il modo di farlo".
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