La Dia di Palermo ha eseguito la
confisca di beni mobili e immobili per oltre 400 milioni di
euro, dopo la decisione presa qualche giorno fa dalla sezione
misure di prevenzione del Tribunale, nei confronti dell'ex
deputato regionale Giuseppe Acanto, 58 anni, ritenuto legato ai
vertici di Cosa nostra a Villabate (Pa).
La confisca riguarda rapporti bancari, capitale sociale e
relativi compendi aziendali e quote societarie. Acanto, inoltre,
è stato ritenuto dal Tribunale di Palermo 'socialmente
pericoloso' e per questo sottoposto a sorveglianza speciale per
quattro anni, a partire dal 2018.
Secondo la Dia, Acanto negli anni '90 era socio in affari
illeciti con Giovanni Sucato, il cosiddetto 'mago dei soldi'
che, dopo aver truffato migliaia di persone tra cui anche alcuni
appartenenti a Cosa nostra, sparì poi con un ingente capitale e
il cui cadavere, nel 1996, fu trovato carbonizzato all'interno
della propria auto.
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