(ANSA) - ROMA, 13 MAG - Otto studenti su 10 vorrebbero
una "pagella" anche per i professori. E' uno dei dati emersi
dall'indagine condotta da Skuola.net con l'Associazione
Nazionale Presidi del Lazio, su un campione di 5.650 alunni di
scuole medie e superiori. Per il 59% di chi è favorevole a una
valutazione per i docenti, la relazione dovrebbe essere redatta
esclusivamente dagli studenti. Il 19% si farebbe invece
affiancare dai genitori, il 15% affiderebbe il compito a degli
ispettori del Ministero dell'Istruzione e c'è chi propone di
chiamare in ballo insegnanti di altre scuole o istituti di
ricerca specializzati (3%). Fra tutti, raccoglie largo consenso
(87%) l'ipotesi di una scheda di soddisfazione sull'operato dei
docenti da compilare anonimamente a fine anno: fra i parametri
da valutare, gli studenti includono soprattutto la capacità di
motivare e di coinvolgere.
Il 90% degli intervistati inoltre è favorevole a procedere a
una valutazione dell'organizzazione del proprio istituto, su
gestione, didattica, iniziative extra-scolastiche e strutture.
Minori consensi riscuote invece l'ipotesi di un voto ai
dirigenti scolastici (60%) e al personale tecnico-amministrativo
(56%).
"Una scuola distratta e poco attenta ai ragazzi del XXI
secolo, è questa la fotografia che emerge dal sondaggio",
commenta Mario Rusconi parlando con l'ANSA, e aggiunge: "Gli
studenti intervistati non hanno bocciato docenti e presidi, ma
hanno rimandato a settembre il sistema scuola italiana che non
sentono vicino al loro attuale modo di essere e vivere la
società. Docenti spesso poco empatici che hanno difficoltà a
comunicare, e che coinvolgono raramente gli studenti nel loro
modo di fare scuola". Aggiunge sempre Rusconi: "I nostri giovani
attraverso i media contemporanei continuamente si confrontano
con amici di altri paesi europei, venendo a conoscenza delle
loro realtà educative. Chiedono perciò che la scuola e i docenti
possano essere valutati per valorizzarne merito e competenze, e
ritengono che l'aggiornamento degli insegnanti sia
fondamentale". Continua sempre Rusconi: "Negli anni timidi
accenni di riforma sono stati fatti in questo senso, purtroppo
sempre naufragati nel nulla. Valutare la scuola e chi vi lavora
può essere di enorme aiuto alle istituzioni governative proprio
per migliorare l'esito formativo dei nostri studenti". Aggiunge
Daniele Grassucci direttore di Skuola.net: "Gli studenti
intervistati non si sono vendicati di pagelle e scrutini, ma
rispondendo al nostro sondaggio hanno espresso chiaramente la
volontà di volere contribuire a costruire un ambiente scolastico
migliore. E' impensabile pensare che gli scarsi risultati del
nostro sistema scolastico - pensiamo solo agli impietosi esiti
delle prove Invalsi - dipendano solo dallo scarso impegno dei
nostri studenti". Infine conclude Rusconi: "La scuola italiana
per essere allineata con quella della maggioranza dei paesi OCSE
deve trovare la forza di rinnovarsi già dal suo interno. Un
sistema scolastico, quello italiano, con diversi punti di
debolezza che lo rendono poco sicuro anche agli occhi dei
diretti interessati cioè i ragazzi. I giovani bocciano
l'organizzazione scuola perché lontano dalla realtà. Ascolto e
attenzione verso gli studenti, da parte della scuola, non vuol
dire sostituirsi al ruolo dei genitori ma può essere, invece, un
modo diverso per accompagnare nella crescita i nostri ragazzi
che vivono come tutti la trasformazione sociale di questi anni".
(ANSA).
PNRR - Scuola e università
Legacoop Abitanti, 219 nuovi posti letto a Milano da 275 euro
'Pronti a dare il nostro contributo sugli studentati del Pnrr'
