Una persona accusata di aver
partecipato alla strage di San Marco in Lamis (Foggia) in cui il
9 agosto 2017 furono uccide con colpi di kalashnikov quattro
persone è stata arrestata dai carabinieri, su disposizione della
magistratura barese. In manette anche un altro indagato accusato
di altri reati.
Nell'agguato morirono due contadini innocenti, i fratelli
Luigi e Aurelio Luciani, di 47 e di 43 anni, colpevoli soltanto
di aver assistito involontariamente all'uccisione del boss Mario
Luciano Romito e di suo cognato, Matteo De Palma: per questo
furono inseguiti e fucilati. La strage rientra nella cosiddetta
faida del Gargano, che anche nella zona di San Marco in Lamis
vede il clan Romito contrapposto ai Li Bergolis per il controllo
dei traffici illeciti.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA