di Armando Petretta
La battuta è di un commerciante di
lungo corso con atelier in piazzetta: "A Capri abbiamo tutto
l'inverno per sonnecchiare, che ci sia un po' di caos ad aprile
va bene". Poche battute che rendono bene come l'isola abbia
accolto di buon grado il G7 e quello che può definirsi un caos
calmo. "Ci sono più poliziotti che turisti, ma va bene, abbiamo
riempito il 90% delle camere" commenta di rimando un
albergatore. Insomma l'isola sarà pure blindata, ma ha accolto
con favore l'invasione. "Anche perché - sottolinea qualcuno con
sano realismo - siamo in un periodo che non è ancora di alta
stagione e c'è solo da guadagnarci".
Incuriositi i turisti, che slalomeggiano tra una transenna e un
posto di blocco. Ma i controlli - a dispetto delle forze in
campo, 1400 gli uomini delle forze dell'ordine dislocati tra
Napoli e Capri - sono discreti. Pochi i divieti, come i giardini
di Augusto chiusi domani. Lo stop per tutti arriva davanti
all'hotel Quisisana, quartier generale dei grandi del mondo.
E se qualche residente ha abbandonato Capri per non farsi
travolgere dal caos, a fare festa sono i commercianti. Ersilia
Buonocore è la titolare con il fratello di una pasticceria con
oltre 80 anni di vita: "Siamo abituati al caos, ben venga. Anche
i turisti l'hanno presa bene, Capri è Capri". C'è voglia di far
parte della festa e si pensa a un dolce ad hoc: "Stiamo pensando
a una creazione in cucina per il G7".
"E' un buon viatico per il prosieguo della stagione -
sottolinea il presidente di Ascom Confcommercio Capri Luciano
Bersani - peccato per il mare mosso e per il maltempo, ma le
cose al momento vanno bene, e poi siamo abituati a convivere con
la folla. Se le autorità hanno creduto nell'isola, l'isola
doveva credere in loro". Tra le curiosità in vetrina un
reggiseno bianco bardato dei colori dei paesi del G7, con tanto
di bandierine nazionali appuntate. Il capo, esposto da un
negozio di tessuti di via Vittorio Emanuele, ha attirato la
curiosità dei turisti.
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