"Lavorare sulle problematiche che
riguardano il Tribunale, dall'attuazione della normativa
Cartabia ai problemi di carattere strutturale, come quelli che
riguardano l'ufficio del giudice di pace e di organico in
generale". Questi alcuni degli obiettivi che si pone il neo
presidente dell'Ordine degli Avvocati di Napoli Carmine Foreste
che oggi, per la prima volta dalla sua elezione, risalente a
qualche giorno fa, si è intrattenuto con i giornalisti.
"La mia non sarà una consiliatura di chiusura, di maggioranza o
di opposizione, - ha assicurato Foreste - ma di apertura anche
verso i consiglieri che si sono astenuti o hanno votato contro
ci sarà comunque una disponibilità a lavorare insieme". "Sul
fronte istituzionale - tiene a precisare il neo presidente - c'è
la necessità di affrontare le varie tematiche che riguardano il
settore giustizia in generale, quindi avviare dialogo con forze
di governo e con il ministero in maniera più incisiva: la mia
idea è fare uscire l'ordine all'esterno e creare dialogo diretto
e portare le proposte elaborate dal Consiglio su questioni che
attengono alla giustizia in senso ampio".
In relazione agli attriti sorti durante la presidenza della
dimissionaria Immacolata Troianiello, Foreste parla di "grande
sofferenza". "Quello che è successo - sottolinea - non è nulla
di personale. Con Titti Troianiello abbiamo condiviso un
percorso elettorale insieme, inseguendo un ideale comune di un
nuovo Consiglio. Non ho visto concretizzarsi quell'ideale nel
corso di un anno ed è diventato inevitabile arrivare a questa
situazione per provare a realizzarlo in prima persona. Ma questo
progetto lo hanno sposato 19 consiglieri su 25. Non rinnego
nulla di quello che ho fatto, ma nella vita bisogna avere la
capacità di regolare la velocità del veicolo in corsa e non
restare con il piede sull'acceleratore altrimenti si rischia di
sbattere contro un muro".
Rispondendo alle sollecitazioni dei cronisti, il neo presidente
dell'Ordine degli Avvocati di Napoli ha anche parlato
dell'ammanco milionario nelle casse dell'Ordine e degli stipendi
gonfiati, oggetto di accertamenti da parte degli inquirenti:
"Rispetteremo le indagini in corso con la massima collaborazione
e rispetto verso le autorità che stanno indagando", ha
assicurato. "Ovviamente - ha aggiunto Foreste - questo rispetto
non significa una stasi del Consiglio, ci sarà una
riorganizzazione dell'Ente. C'è la necessità di adeguare le
piante organiche, il sistema delle retribuzioni. Tutto questo
sarà fatto con la nomina di nuovi consulenti che andranno a
verificare l'effettiva necessità di intervenire sulle buste
paga, sull'organizzazione dell'ufficio in senso ampio. La nomina
di nuovi consulenti va in un'ottica di giusto ricambio: la
rotazione degli incarichi dei consulenti ci consente di avere
dei punti di vista diversi sulle problematiche che si vanno a
toccare".
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