I lavoratori della Jabil di
Marcianise (Caserta) hanno tenuto un'assemblea straordinaria
fuori dai cancelli dello stabilimento per protestare contro la
decisione dell'azienda, comunicata qualche giorno fa, di
licenziare 190 dipendenti. Con i lavoratori erano presenti anche
i sindacati, che hanno proclamato lo stato di agitazione,
preludio ad iniziative di protesta; è poi arrivata una
delegazione del Comune di Marcianise per esprimere solidarietà
ai lavoratori.
Tanta la preoccupazione tra i dipendenti ma anche stanchezza
per una vertenza che va avanti dal 2019, anno in cui la
multinazionale americana dell'elettronica annunciò un
sostanzioso piano di esuberi per lo stabilimento di Marcianise;
allora erano 700 i dipendenti, oggi ne sono 440 e con i 190
licenziamenti annunciati si arriverà ad un organico di 250
addetti.
"L'assemblea di oggi - spiega Mauro Musella, dipendente Jabil
e delegato Uilm - è il primo passo di una nuova mobilitazione
dopo le tante già fatte in passato. La nostra prima richiesta è
che l'azienda ritiri la procedura di licenziamento; non si può
avere un confronto con una spada di Damocle del genere sul capo.
E' quindi necessario sedersi ad un tavolo e riaffrontare tutto
il capitolo industriale; anche perché a differenza del passato,
oggi il lavoro c'è, per cui non capisce questo passo
dell'azienda" conclude Musella.
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