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ANSAcom - In collaborazione con AWEX
"Abbiamo deciso di creare un evento itinerante in Italia per mettere in contatto gli operatori italiani e valloni in quella che vogliamo sia una casa dove ci sono scambi e le persone si incontrano. E questa edizione è stata un successo". A raccontare Casa Vallonia, che ha tenuto a Torino la sua seconda tappa dopo quella di Milano del 2022, Cècile Flagothier, addetta economico e commerciale per la Regione Vallone dell'ambasciata del Belgio, che ha seguito in prima persona l'organizzazione dell'evento, dedicato questa volta all'aerospazio.
"Per questa seconda edizione abbiamo scelto Torino - spiega -, perché Torino e il Piemonte sono un centro d'eccellenza per l'aeronautica e l'aerospaziale, così come la Vallonia, quindi ci sembravano la tematica giusta e il luogo giusto. E a confermarci che è stata la scelta corretta è stato il successo dell'evento, con 72 aziende iscritte, tra vallone e italiane, e un'agenda fitta di appuntamenti b2b". Obiettivo, illustra ancora, "creare un primo incontro fra aziende oppure, per quelle che già si conoscono, consolidare rapporti o, per altre, partecipare insieme a programmi europei ai quali si può accedere solo con collaborazioni fra imprese europee. La prossima tappa sarà l'Iac a Milano, il congresso internazionale dell'aerospace, dove saremo presenti e potremo di nuovo incontrare le aziende che erano a Torino e proseguire su questo percorso". Un percorso che incomincia già a livello universitario, tanto che Casa Vallonia si è aperta proprio con un incontro fra i cinque atenei belgi francofoni e gli studenti del Politecnico di Torino.
"Tutto parte da lì, dalla formazione, - conferma Cécile Flagothier -. Per la parte accademica di Casa Vallonia ci siamo focalizzati sul Politecnico per essere in accordo con la tematica. Ci sono già degli accordi, anche storici, fra il Politecnico e alcune nostre università, ad esempio l'università di Liegi che ha un master in aerospace - ricorda Flagothier -. quindi il nostro scopo era rimettere insieme i nostri atenei con il Politecnico, sviluppare nuovi accordi, lavorare anche sulla tematica dell'Erasmus. stiamo anche lavorando sull'idea di sviluppare un Erasmus Mundus, che è un grosso progetto ma che secondo noi che vale la pena mettere in pratica". Il tutto per consolidare ulteriormente un rapporto, quello da Italia e Vallonia, "strettissimo e storico" conclude, guardando anche "a nuovi settori, come green tech e sustainability".
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