Mattoni da conquistare come in un
videogioco per rigenerare la città, Bologna, o progetti in
Africa come restaurare un orfanotrofio, oppure il design di
manifesti per promuovere la mobilità sostenibile e un database
open source per immagini di architettura e urbanistica. Sono
tanti i progetti e le iniziative di Verso, collettivo italiano
di giovani architetti e ingegneri nato nel 2015 all'interno
dell'università di Ferrara.
Ultimo nato è Bologna Block by Block, uno dei 5 progetti
progetti vincitori del bando Bper "Il futuro a portata di mano!
che prevede la realizzazione di laboratori partecipativi
extrascolastici per ragazze e ragazzi tra gli 11 e i 16 anni
"per promuovere un contributo critico dei giovani al disegno ed
alla gestione del territorio in cui vivono, in collaborazione
con professionisti nel campo della progettazione architettonica
e urbanistica".
Il progetto,spiegano, "adotta un approccio laboratoriale
sviluppato dalle Nazioni Unite e già sperimentato con successo
in più di 30 Paesi del mondo che utilizza videogiochi come
Minecraft come veicolo per la definizione e condivisione di
proposte per il territorio". Per finanziare Block by Block,
insieme al finanziamento della banca, un crowfunding che si
chiuderà tra qualche giorni : "uno strumento usato dal
collettivo insieme alle campagne di fundraising nella maggior
parte dei casi contando sulla nostra comunità di donatori",
spiega Lorenzo Balugani Frangipane, architetto, uno degli 11
membri del collettivo. "In altri casi lavoriamo con fondi vinti
grazie ai progetti o in situazioni miste come questa". In
generale l'intento del collettivo è lavorare mettendo al centro
le persone e le comunità e valutando innanzitutto la
sostenibilità sociale dei progetti. Prossima sfida in arrivo
la riqualificazione della corte interna dell'ex sede del
quartiere Porto Saragozza a Bologna, attualmente sede di alcune
realtà associative bolognesi sotto il nome di Porta Pratello e
la realizzazione di un bar temporaneo. "Da tempo inoltre- dice
ancora Lorenzo- abbiamo cominciato a lavorare alla progettazione
di un nuovo orfanotrofio per la ODV La Maison de la Joie, nella
città di Ouidah in Benin. Il progetto è attualmente in sospeso
per via della pandemia e di complicazioni burocratiche, ma
confidiamo nel fatto di realizzarlo in futuro!
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