Entro il 2030 Sky porterà a zero
le emissioni nette di carbonio, rendendo più efficienti tutti i
propri prodotti tecnologici e sviluppando studi televisivi e
cinematografici tra i più sostenibili al mondo. Di questo
progetto e della necessità di raggiungere a medio termine la
sostenibilità energetica, si è parlato nel corso dell'evento
'Live In' di SkyTg24 a Venezia, moderato da Sarah Varetto, 'EVP
Communications, Inclusion & Bigger Picture' di Sky.
Nel corso del dibattito, a cui hanno partecipato Davide
Tabarelli, presidente di NE Nomisma Energia, Elena Verdolini,
economista dei cambiamenti climatici, e il fisico Silvio Gualdi,
si è posto in particolare l'accento sul ruolo fondamentale dei
cittadini e delle piccole imprese sul fronte della transizione.
"Le imprese italiane e europee hanno un grande ruolo da
giocare: - ha spiegato Verdolini - esistono le 'Bat', le
tecnologie migliori sul mercato, che nel settore industriale non
sono applicate da tutte le aziende. Le nostre imprese sono
indietro, al netto dei cambiamenti climatici, - ha aggiunto -
anche per risparmiare energia, e questo divario si può colmare
con tecnologie sul mercato". Sul fronte dei consumatori, invece,
"ognuno di noi gioca un ruolo fondamentale, - ha concluso - se
sommiamo le azioni di tutti a livello globale abbiamo un potere
di mitigazione dei nostri comportamenti che è universale".
Concorde sul punto si è dimostrato Gualdi: "Le tecnologie ci
sono e le nostre conoscenze possono metterci a disposizione
strumenti per risolvere questi problemi. - ha detto - È chiaro
che i costi più alti sono quelli che dovremo pagare se non
agiamo". Tabarelli ha quindi fatto il punto sul futuro
energetico del Paese e sulla crisi in atto, dimostrandosi
pessimista: "Sostituire le fonti fossili è un processo lungo e
difficile, quasi impossibile, - ha spiegato - e ciò che sta
accadendo in guerra cambia poco questo trend, perché già prima
avevamo il 40% dell'elettricità prodotta con il carbone. La
questione geopolitica spinge per produrre più rinnovabili, che
possono essere generate localmente, - ha quindi concluso - ma
questo processo va contro l'economia come l'abbiamo costruita
fino ad ora".
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