"Se non ci fosse stato il Covid
quest'azienda avrebbe chiuso il bilancio in pareggio, anzi in
utile". Così il direttore generale della Asl di Teramo Maurizio
Di Giosia che questa mattina, in una conferenza stampa a cui
hanno partecipato anche il direttore amministrativo Franco
Santarelli e il direttore dell'unità operativa complessa
Attività economiche e finanziarie Antonella Di Silvestre, ha
voluto fare chiarezza sulle polemiche di questi giorni sui conti
della Asl di Teramo.
"Intanto va fatta una piccola premessa - ha detto Di Giosia -
Nel periodo 2015-2018 le altre Asl hanno accumulato un debito di
circa 217 milioni di euro. In questo stesso periodo Teramo ha
avuto un equilibrio non strutturale, con il bilancio chiuso in
pareggio grazie a poste contabili e accantonamento di esercizi
precedenti. Di conseguenza, a differenza delle altre Asl, non ha
ricevuto alcun ripiano delle perdite". Una situazione a fronte
della quale la Asl di Teramo per anni ha chiesto anche
l'adeguamento del piano di riparto del fondo sanitario, ritenuto
penalizzante per il Teramano. "L'assegnazione del fondo
sanitario nel 2019 era di 528.916.160, nel 2020 è stata al netto
del Covid di 546.625.979 - ha continuato Di Giosia - quindi già
questa giunta ha cominciato a darci una mano nel 2020 con 17
milioni 700mila euro in più rispetto al 2019. Nel 2021 ci ha
assegnato 568.000.405. ovvero 39 milioni in più sul 2019. Oltre
a queste somme abbiamo ricevuto per il Covid 25 milioni di euro
nel 2020 e 9 milioni di euro circa nel 2021. Di Covid noi
abbiamo nel 2020 ben 42 milioni di euro, nel 2021 invece 45
milioni e 300. Quindi un'azienda che ha dato tutti i servizi ai
cittadini. Certo noi abbiamo speso di più perché avevamo un gap
diverso rispetto alle altre Asl sul personale, parliamo di 16
milioni di euro di personale. Abbiamo potenziato l'Usca, l'Ucat,
abbiamo fatto tamponi, vaccini, adeguato gli ospedali".
Una situazione a fronte della quale al 30 giugno la Asl di
Teramo registrava una perdita di 38 milioni, di cui 25 per il
Covid. "E' ovvio che la proiezione al 31/12 ha destato
preoccupazione - ha commentato Di Giosia - c'è stato chiesto un
piano di rientro e ci siamo impegnati a rispettare una perdita
complessiva di 25.816.000 tutto compreso con una riduzione dei
costi che non significa tagli". Piano che ha già dato i suoi
frutti. "Al 30 settembre la perdita complessiva è di 17.189.779
che proiettata al 31/12 è addirittura inferiore di quella che ci
siamo preposti. I costi Covid al 30 settembre sono di 33
milioni, che proiettati a dicembre ammonteranno a 45 milioni.
Questo dimostra che se se non ci fosse stato il Covid questa Asl
avrebbe chiuso il bilancio in pareggio, anzi in utile".
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