"Ci meravigliano le parole del
sindaco Masci sulla nascita della Nuova Pescara. Siamo sorpresi
perché nelle ultime settimane avevamo raggiunto una sorta di
intesa, a destra e a sinistra, sul rinvio: lo stesso Masci si
era detto d'accordo. Lavoriamo da tempo per concordare un
progetto, non è più una questione di essere a favore o contro la
nuova città: ma siamo contrari a modalità da slogan elettorale,
serve un cronoprogramma chiaro e non dobbiamo avere fretta". Lo
affermano, in una nota, Ernesto De Vincentiis e Lucio
Matricciani, presidenti dei Consigli comunali rispettivamente di
Montesilvano e di Spoltore. "Iniziamo subito a unire i servizi,
dalla creazione di una centrale unica di committenza, ma prima
di arrivare al Piano Regolatore unico - scrivono - tanto altro
si potrebbe fare guardando ad aspetti meramente tecnici, che non
comporterebbero scelte politiche, ad esempio una collaborazione
sui servizi informatici, pagamenti e prenotazioni online: ma il
Comune che dovrebbe fare il primo passo non può che essere
quello più grande, che ha il personale più numeroso e il numero
maggiore di abitanti".
"Altri esempi potrebbero essere sulla mobilità leggera
elettrica, dove siamo stati costretti a inseguire le decisioni
del capoluogo e ci ritroviamo con tre aziende diverse di
gestione; sui rifiuti, dove la modifica dello statuto di
Ambiente ha cancellato la rappresentanza dei soci minori, tra i
quali Montesilvano e Spoltore; su una gestione condivisa degli
impianti sportivi; su un servizio di promozione turistica e
territoriale integrato; su un abbonamento unico per il
parcheggio sulle strisce blu; su nuovi percorsi per i mezzi
pubblici, che colleghino l'area vestina a Spoltore senza passare
per il centro di Pescara, quadruplicando i tempi di
percorrenza".
"Facciamo un invito al senso di responsabilità di tutti:
ognuno di noi si tolga la casacca del proprio partito e diventi
davvero un amministratore. Va stabilito un cronoprogramma che
guardi agli obiettivi, non alle scadenze: se invece l'importante
è buttare in pasto alla stampa una data, che guarda caso
coincide con quella in cui scade il mandato del sindaco Masci,
allora il discorso è completamente diverso"
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