Rinasce a Novi Ligure
(Alessandria) lo storico Teatro Marenco, fatto costruire nel
1839 dai Savoia e chiuso dal 1947. "Ogni volta che un teatro
chiude è un colpo al cuore, ogni volta che un teatro apre è
un'iniezione di vita", dice il neo direttore artistico Giulio
Graglia, presentando la riapertura e la nuova stagione oggi a
Torino.
"Questa riapertura è un segnale importantissimo dello
sviluppo della cultura in tutto il territorio - osserva
l'assessore alla Cultura della Regione Piemonte, Vittoria Poggio
- in una città che è, da sempre, piemontese e ligure. La cultura
non si occupa dei confini amministrativi, quello che dobbiamo
fare noi amministratori e promuoverla a 360 gradi e riempire i
teatri di artisti che lavorano e di pubblico".
Il progetto di restauro è stato predisposto nel 2005 e il
cantiere si è aperto nel 2015. Entro il 30 novembre arriverà la
definitiva agibilità. "È stato un lungo percorso attraversato da
tanti cavilli burocratici e logistici, ma siamo arrivati alla
fine - commenta il sindaco di Novi Ligure Gian Paolo Cabella - e
il 6 novembre riapriamo un teatro che ha l'ambizione di
diventare un luogo di cultura europeo".
Il teatro collaborerà, per la parte produttiva, anche con il
Teatro Stabile di Torino (Tst). Ad inaugurarlo è stato chiamato
per un monologo inedito Valerio Binasco, novese e consulente del
Tst, accompagnato dagli strumentisti della Scala.
Il restauro è costato 4,8milioni, 2 dei quali provenienti dal
Mibac e 2 milioni e mezzo dal Comune di Novi. La Regione ha
investito 120.000 mila euro per gli arredi. Hanno sostenuto il
progetto anche le Casse di Risparmio di Alessandria, Tortona e
Torino.
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