Dopo un lungo periodo di chiusura
forzata e la ripresa nella tarda primavera, il Mao Museo d'Arte
Orientale di Torino dà avvio alla programmazione autunnale con
la mostra "China Goes Urban. La nuova epoca della città", curata
dal Politecnico di Torino e da Prospekt Photographers con la
Tsinghua University di Pechino, e organizzata con Intesa
Sanpaolo. La mostra propone al pubblico una prospettiva nuova
che traccia una linea di continuità tra passato, presente e
futuro, mettendo in relazione la cultura della Cina tradizionale
con le imponenti trasformazioni delle città cinesi
contemporanee.
China Goes Urban si pone anche come caso pilota di "mostra
all'epoca del Covid-19", attraverso cui offrire soluzioni
innovative. La progettazione della mostra ha l'obiettivo di
consentire un accesso in sicurezza al pubblico, direzionando i
flussi: attraverso un'apposita segnaletica i visitatori saranno
indotti a spostarsi temporaneamente o indotti a muoversi a
velocità diverse, evitando assembramenti. Inoltre, in
corrispondenza di tre varchi lungo il percorso di mostra,
saranno allestiti dei segnali luminosi e alcuni QR code, che
porteranno il visitatore a scoprire spazi virtuali dove poter
fruire di contenuti visivi e approfondimenti aggiuntivi
scaricabili sui dispositivi mobili personali
"Il significato di una collaborazione come questa è legata
anche all'importanza di un evento scientifico e culturale così
importante specie in questo periodo. Vogliamo essere una Banca
d'Impatto, come inserito nel Piano d'Impresa 2018-2021. Questa
iniziativa ci permette di rafforzare i rapporti con le
Istituzioni culturali e con il Politecnico di Torino e di
conseguenza anche con la prestigiosa Università Tsinghua in
Cina", sottolinea il presidente di Intesa Sanpaolo, Gian Maria
Gros-Pietro.
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