/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

A Treviso in mostra dopo 80 anni un inedito di Arturo Martini

A Treviso in mostra dopo 80 anni un inedito di Arturo Martini

'Il Legionario' sarà esposto all'antologica del Museo Bailo

TREVISO, 24 febbraio 2023, 11:18

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Si arricchisce di una scultura mai vista prima la mostra "Arturo Martini. I capolavori", in programma al Museo Bailo di Treviso dal 31 marzo al 30 luglio.
    L'opera era rimasta da più di 80 anni protetta, quasi nascosta dopo l'unica apparizione alla Quadriennale di Roma del 1939, nella casa museo di Vado Ligure (Savona): si tratta del marmo "Legionario ferito", realizzato dallo scultore trevigiano nel 1936-37 in gesso, e in marmo al più tardi entro il 1938.
    "L'opera - commenta uno dei curatori, Fabrizio Malachin - s'inserisce in quel clima di entusiasmo successivo alla guerra d'Etiopia, quando la ritrovata pace era portatrice anche di attese di nuove commissioni pubbliche. Gusto ancora retorico in quel legionario raffigurato seduto, gambe divaricate e braccia sollevate, mentre si sta fasciando il braccio".
    La presenza in mostra di quest'opera consente di approfondire, decantate le passioni politiche, un decennio fondamentale dell'attività artistica di Martini, tra la metà degli anni '30 e i '40. Il marmo sembra anticipare una ricerca che porterà al "Palinuro", dedicato al partigiano Primo Visentin, detto "Masaccio", caduto a Loria (Treviso) il 29 aprile 1945, che si trova al Palazzo del Bo di Padova.
    "Legionario e Palinuro - prosegue il curatore - lontani nella sensibilità, esemplificano però quella straordinaria capacità di Arturo Martini di narrare per immagini con grande potenza: icone di periodi e momenti creativi diversi". Del primo periodo esempio è l'altorilievo per il Palazzo di Giustizia di Milano, progettato da Marcello Piacentini, sulla "Giustizia corporativa", o le opere per l'Arengario in piazza Duomo; per i sospetti dovuti alle numerose commissioni pubbliche, l'artista subì un processo d'epurazione nel 1945.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza