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Nella Via Lattea è caccia aperta ai mini buchi neri

Nella Via Lattea è caccia aperta ai mini buchi neri

Primi indizi dal censimento di questi mostri cosmici

07 novembre 2019, 22:46

Redazione ANSA

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Rappresentazione artistica di un buco nero (fonte: NASA/JPL- Caltech) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Rappresentazione artistica di un buco nero (fonte: NASA/JPL- Caltech) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Rappresentazione artistica di un buco nero (fonte: NASA/JPL- Caltech) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Nella Via Lattea e' caccia aperta ai mini buchi neri: potrebbe esistere un'intera classe di buchi neri finora insospettata a causa delle dimensioni, troppo ridotte rispetto alle attese. Il primo esemplare, un buco nero con una massa appena 3,3 volte quella del Sole, e' stato potenzialmente individuato dal censimento dei buchi neri condotto nella Via Lattea. Pubblicato sulla rivista Science, il risultato si deve al gruppo dell'Universita' di Stato americana dell'Ohio coordinato da Todd Thompson.

Lo studio e' basato sui dati raccolti dal progetto Apogee (Apache Point Observatory Galactic Evolution Experiment), una collaborazione internazionale di centinaia di ricercatori di decine di istituzioni che ha raccolto dati su circa 100.000 stelle della Via Lattea. Studiando la luce emessa da queste stelle, spiega Thompson, "e' possibile capire se orbitano attorno a un compagno sconosciuto".

Gli autori dello studio hanno cosi' individuato 200 potenziali candidati. Li hanno poi confrontati con i dati della rete globale di telescopi robotici, Asas-Sn (All-Sky Automated Survey for Supernovae), il cui quartier generale e' nello stato dell'Ohio, che da' la caccia a stelle esplose come supernovae e ne ha finora scovate un migliaio. Incrociando i dati anche con altri cataloghi stellari, come quello del satellite Gaia dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa), gli astronomi hanno alla fine trovato un buco nero di massa poco piu' del triplo di quella solare.

Per Thompson il buco nero potrebbe essere "potenzialmente il primo di una nuova popolazione di buchi neri, che potra' aprire una nuova area di studio. Potra', ad esempio, aiutarci a capire - ha concluso - quali stelle possono esplodere come supernovae e quali no. O quali possono formare buchi neri e quali, invece, stelle di neutroni".

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