Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Papa, è triste vedere le porte chiuse verso i migranti

Papa, è triste vedere le porte chiuse verso i migranti

Lo ha detto Francesco nell'omelia della messa a Budapest

BUDAPEST, 30 aprile 2023, 14:13

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

"Fratelli e sorelle, essere 'in uscita' significa per ciascuno di noi diventare, come Gesù, una porta aperta. È triste e fa male vedere porte chiuse: le porte chiuse del nostro egoismo verso chi ci cammina accanto ogni giorno; le porte chiuse del nostro individualismo in una società che rischia di atrofizzarsi nella solitudine; le porte chiuse della nostra indifferenza nei confronti di chi è nella sofferenza e nella povertà; le porte chiuse verso chi è straniero, diverso, migrante, povero". Lo ha detto papa Francesco nell'omelia della messa in Piazza Kossuth Lajos, a Budapest.

"E perfino le porte chiuse delle nostre comunità ecclesiali - ha proseguito il Pontefice -: chiuse tra di noi, chiuse verso il mondo, chiuse verso chi 'non è in regola', chiuse verso chi anela al perdono di Dio". "Per favore: apriamo le porte!", ha aggiunto, "Cerchiamo di essere anche noi - con le parole, i gesti, le attività quotidiane - come Gesù: una porta aperta, una porta che non viene mai sbattuta in faccia a nessuno, una porta che permette a tutti di entrare a sperimentare la bellezza dell'amore e del perdono del Signore". "Ripeto questo soprattutto a me stesso, ai fratelli vescovi e sacerdoti: a noi pastori", ha detto ancora Francesco. "Perché il pastore, dice Gesù, non è un brigante o un ladro; non approfitta, cioè, del suo ruolo, non opprime il gregge che gli è affidato, non 'ruba' lo spazio ai fratelli laici, non esercita un'autorità rigida".

"Incoraggiamoci ad essere porte sempre più aperte: 'facilitatori' della grazia di Dio, esperti di vicinanza", ha esortato. "Lo dico anche ai fratelli e alle sorelle laici, ai catechisti, agli operatori pastorali, a chi ha responsabilità politiche e sociali, a coloro che semplicemente portano avanti la loro vita quotidiana, talvolta con fatica: siate porte aperte", ha concluso il Papa. "Lasciamo entrare nel cuore il Signore della vita, la sua Parola che consola e guarisce, per poi uscire fuori ed essere noi stessi porte aperte nella società. Essere aperti e inclusivi gli uni verso gli altri, per aiutare l'Ungheria a crescere nella fraternità, via della pace".



Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza

ANSA Corporate

Se è una notizia,
è un’ANSA.

Raccogliamo, pubblichiamo e distribuiamo informazione giornalistica dal 1945 con sedi in Italia e nel mondo. Approfondisci i nostri servizi.