"L'Ue è preoccupata" per le
conseguenze che il regolamento della Banca centrale del Kosovo
"potrebbe avere sulla vita quotidiana dei serbi del Kosovo e di
altre comunità in tutto il Kosovo, a causa dell'assenza di una
consultazione preventiva, in particolare per il suo impatto su
scuole e ospedali, data l'apparente assenza di alternative in
questo momento". Così Peter Stano, portavoce dell'Alto
rappresentante Ue, Josep Borrell, in una nota in merito alla
decisione della Banca centrale del Kosovo, entrata oggi in
vigore, in virtù della quale tutti i pagamenti e le operazioni
in contanti potranno essere effettuati esclusivamente in euro,
la valuta adottata per convenzione dal Paese oltre vent'anni fa.
"Il breve periodo di transizione per l'attuazione del
regolamento, unito alla mancanza di informazioni e di soluzioni
pratiche per tutte le comunità interessate, rischia di
complicare seriamente la loro vita", si legge ancora. "L'Ue -
conclude - esorta il Kosovo a garantire un periodo di
transizione sufficientemente lungo e a trovare una soluzione
negoziata nell'ambito del Dialogo facilitato dall'Ue alla
questione".
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