La volontà di lavorare insieme
per migliorare i difficili rapporti tra Serbia e Croazia è
emersa nell'incontro che i due premier, la serba Ana Brnabic e
il croato Andrej Plenkovic, hanno avuto oggi a Zagabria. Le
relazioni fra due Paesi vicini sono ancora oggi condizionate in
negativo da eventi del passato storico, legati sia alla Seconda
Guerra Mondiale sia ai conflitti armati degli anni Novanta che
portarono alla disintegrazione della vecchia Federazione
jugoslava. Unitamente al rafforzamento della collaborazione
economica e commerciale, e allo sviluppo in comune di progetti
infrastrutturali, in primis linee ferroviarie e autostrade, si è
parlato del miglioramento delle condizioni di vita delle
rispettive minoranze: quella croata in Serbia e quella serba in
Croazia. E a questo riguardo, i due capi di governo hanno
partecipato insieme ai lavori dell'Assemblea generale della
Comunità serba in Croazia. Un miglioramento dei rapporti tra
Belgrado e Zagabria - è stato sottolineato negli incontri
odierni - va a vantaggio del progresso e della stabilità
dell'intera regione dei Balcani occidentali. La Croazia, ultimo
Paese a entrare nella Ue nel 2013 e che fa parte della Nato, si
è pienamente integrata nell'Unione europea con l'adesione
all'inizio di quest'anno all'Eurozona e allo spazio Schengen. La
Serbia, che è militarmente neutrale e che non aspira a far parte
della Nato, è impegnata da un decennio nel negoziato di adesione
all'Unione europea, pur mantenendo stretti rapporti con la
Russia, con la quale Belgrado è legata da storici rapporti di
amicizia e alleanza: una cosa non ben vista da Bruxelles.
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