Per il senatore di Azione, infatti, "con la bipolarizzazione in Europa si stanno aprendo grandi spazi per i liberali. Il Ppe sta slittando a destra, ci sono tentativi di fare accordi con Ecr, che è il gruppo della Meloni. Mentre i Socialisti stanno slittando a sinistra, soprattutto sui temi ambientali. La transizione ecologica va governata, bisogna capire cosa si può fare senza disintegrare il tessuto produttivo". Soffermandosi invece sulle priorità sulle quali, da qui alla fine della legislatura, dovrebbe investire la Commissione guidata da Ursula von der Leyen, Calenda ha sottolineato in particolare due punti. "Investiamo sugli scudi anti-missilistici sul modello israeliano. La Germania lo sta facendo, ma per conto suo", ha spiegato l'ex ministro dello Sviluppo Economico secondo il quale, più in generale, la politica industriale europea "non può essere fatta solo di deroghe agli aiuti di Stato". Inoltre, Calenda ha auspicato che, nei prossimi mesi, ci sia "una cabina di regia tra i grandi Paesi europei, tra gli 'Stati membri plus' affinché si capisca a quali pezzi di sovranità siamo disposti a rinunciare. Questo - ha osservato - è un lavoro che non può partire dalla Commissione von der Leyen".
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