"Un aspetto al quale sono profondamente legato, perché molte regioni degli Stati membri sono fortemente condizionate da una polarizzazione economica, demografica, infrastrutturale e di opportunità, rispetto ad altre che presentano degli standard elevati che si conformano a quelli europei", continua Nesci.
Per ridurre questo gap occorre una grande energia da profondere sulla politica di coesione, strumento finanziario essenziale per investire su attività di sviluppo e innovazione, su provvedimenti a sostegno delle piccole e medie imprese e su iniziative strutturali mirate a diversificare e qualificare le economie locali. Vorremmo capire quali siano i percorsi politici che la presidenza svedese vuole intraprendere per valorizzare il potenziale di questi territori e se ha intenzione di mettere in campo interventi mirati a coinvolgere e valorizzare gli attori locali, il cui ruolo di prossimità all'interno dei contesti periferici è strumento indispensabile di crescita economica e sociale", conclude la nota.
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