"Uno sfregio politico e diplomatico non sanabile che aumenta la distanza che l'Unione dovrebbe tenere nei confronti di un governo - quello turco - autoritario, che reprime le persone libere, che mette il guinzaglio alle università, che umilia le donne e che perseguita il popolo curdo - prosegue la lettera -.
Non accettiamo che le nostre istituzioni debbano prostrarsi di fronte a un regime ostile allo stato di diritto, alla libertà di stampa e ai valori costitutivi dell'Unione europea. Dunque, signor Presidente, per togliere questa macchia e riscattare la dignità delle istituzioni europee, le chiediamo un gesto di responsabilità. Le chiediamo di dimettersi, rimettendo il suo mandato da Presidente del Consiglio. Un gesto estremo per dimostrare concretamente la differenza tra la tradizione democratica europea e il governo dell'autarca di Ankara".
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