Se i deputati britannici domani dovessero bocciare l'intesa raggiunta dalla premier Theresa May con Bruxelles, si potrebbe aprire lo scenario dell'estensione della permanenza del Regno Unito nell'Ue, con la conseguente partecipazione dei britannici al voto di maggio per le europee. In questo caso sarebbe il Partito popolare europeo (Ppe) a risentirne di più, con "una notevole riduzione del divario con gli altri gruppi", osserva Votewatch. Le tre forze moderate pro-Ue all'Eurocamera - il Ppe, il gruppo S&D e i liberali dell'Alde - perderebbero insieme circa il 2% dei seggi. Ad avvantaggiarsi di un eventuale voto britannico sarebbero invece le forze sovraniste ed euroscettiche - i Conservatori Ecr, il gruppo Enf, l'Efdd - i cui seggi aumenterebbero del 3%. I tre gruppi del Parlamento Ue in cui gli eurodeputati britannici sono più presenti sono i Conservatori Ecr (i Tory), il gruppo S&D (i laburisti) e il gruppo Europa della Libertà e della Democrazia Diretta (l'Ukip).
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