L'energia proveniente dal mare "può essere molto più costante di altre forme di rinnovabili", elemento che, come ha spiegato Tula, "aiuta tantissimo".
Sono due le 'categorie' di energia prodotte dal mare: "Quella delle correnti di marea e quella delle onde". "Nel caso delle correnti marine - ha affermato - siamo già in una fase industriale abbastanza avanzate seppure ancora, dal punto di vista economico, non competitivo con le altre rinnovabili".
"Le onde hanno una potenzialità maggiore - ha aggiunto - però si è un po' indietro dal punto di vista tecnologico quindi non c'è una tecnologia dominante, ma diverse che si stanno affermando".
L'Italia, collocata nel bacino del Mediterraneo, ha una posizione di 'vantaggio' dal punto di vista dell'energia, anche se "non è l'Oceano". "E', infatti - ha evidenziato Tula - un fantastico sito sperimentale naturale perché si possono testare tantissime tecnologie".
"In Italia soprattutto la costa ovest della Sardegna e la Sicilia - ha concluso - sono le aree che hanno più potenzialità e ci sono diverse tecnologie in fase sperimentale".
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