Ripulire il mare grazie al
lavoro dei pescatori. E' l'obiettivo del progetto sperimentale
"Arcipelago pulito" lanciato dalla Regione Toscana a Livorno,
dove da due mesi sei pescherecci riportano a terra la plastica
che resta impigliata nelle reti al largo.
Attualmente, secondo la legge, "non possono metterla in stiva
ma La devono ributtare in mare, altrimenti diventano produttori
di rifiuti speciali", spiega Vittorio Bugli, assessore alla
presidenza della Toscana. Con la sperimentazione, i pescatori in
due mesi hanno raccolto 850 chilogrammi di rifiuti, in gran
parte plastica, 5 chili al giorno per imbarcazione.
Ora si tratta di superare la fase sperimentale. Per questo la
Toscana sta lavorando a una proposta di legge per superare il
vuoto normativo. La Regione ha presentato il progetto questo
pomeriggio al Parlamento europeo insieme a Simona Bonafé.
L'eurodeputata Pd ha preparato infatti un emendamento alla
direttiva europea dedicata alle "strutture portuali per la
consegna dei rifiuti dalle navi", proposta dalla Commissione Ue,
per disporre che gli oneri dello smaltimento della plastica
pescata non ricadano sui pescatori.
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