BRUXELLES - "Io sono ottimista per dovere e penso che risolveremo anche questa difficoltà. Certo non possiamo avere l'Europa di Penelope, e questo dobbiamo mettercelo in testa. Dobbiamo avere un'Ue che prende decisioni a livello massimo e che poi non rimette in discussione il giorno dopo". Lo ha detto il commissario Ue all'Economia, Paolo Gentiloni, ai microfoni dei Mattino 5, soffermandosi sul caso Ungheria sulle sanzioni. Sulla regola dell'unanimità dei Paesi membri Gentiloni ha osservato: "Penso ci siano ottime ragioni per ridiscuterla e limitarla. Applicare questo meccanismo a ogni singolo dettaglio credo che sia alla lunga un handicap".
"C'è il RePowerEu. Certamente sarebbe necessario andare oltre, non tanto con un Next Generation permanente perché l'impegno di tutti è stato considerarlo straordinario, ma riutilizzando lo stesso metodo, emissioni comuni per far fronte a obiettivi comuni. La possibilità di ripetere questo metodo virtuoso dipende molto dal successo che avremo nel realizzare i Pnrr. E' chiaro che se il meccanismo funziona, se vengono rispettati tempi, investimenti e riforme, allora per i governi che spingono in questa direzione, e per la Commissione, sarà più facile riproporlo". Ha concluso Gentiloni.
"Dobbiamo fare insieme le due cose: contenere l'impatto, soprattutto per le famiglie più deboli, del caro prezzi ma senza contraddire quello che ci serve per il futuro, ovvero energie rinnovabili ed indipendenza energetica", ha proseguito Gentiloni. La clausola di salvaguardia è stata prolungata di un anno "proprio perché siamo consapevoli delle incertezze in cui ci troviamo. Al tempo stesso bisogna essere coscienti del fatto che questa decisione, proposta da me e accettata dalla Commissione e dall'insieme dei governi, non è un via libera per tutti alla spesa corrente. E' una decisione che deve consentire di affrontare con elasticità le emergenze, quando si presentano", ha spiegato l'ex premier italiano.
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