BRUXELLES - Assicurare che tutti i più grandi emettitori seguano l'esempio Ue, riempire il fondo da 100 miliardi l'anno per i paesi poveri entro l'anno prossimo e abbreviare, rispetto ai 5 anni attuali, il ciclo di revisione dell'Accordo di Parigi: sono le aspettative per la COP26 indicate dalla delegazione dell'Europarlamento, giunta oggi a Glasgow.
"Nei giorni scorsi abbiamo visto annunci, ma anche un forte impulso al negoziato - ha detto Bas Eickhout (Verdi, Olanda) - ora ci aspettiamo passi avanti sul ciclo di revisione degli accordi e questo avrà come contraltare una richiesta dei paesi meno sviluppati di avere certezza sui finanziamenti".
Il fondo per clima dovrebbe arrivare a quota 100 miliardi "entro l'anno prossimo", ha aggiunto il presidente della commissione Ambiente Pascal Canfin (Renew, Francia). Oltre a questi obiettivi "come Ue dobbiamo assicurarci che i partner capiscano bene cosa vogliamo fare con le misure che abbiamo proposto nel pacchetto clima", come quella potenzialmente controversa della carbon tax alle frontiere. "Sulle aspettative sono prudente - ha aggiunto Lidia Pereira (Ppe, Spagna) -per l'assenza di grandi emettitori come Russia e Cina e se noi facciamo la nostra parte anche gli altri debbono farla".
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