Il Centro di coordinamento della risposta alle emergenze dell'Ue rimane in stretto contatto con gli Stati membri e i partner umanitari per mobilitare le offerte di assistenza attraverso il corridoio marittimo al fine di aumentare le forniture di aiuti. Questa nuova fornitura di aiuti via mare si aggiunge alle oltre 2.000 tonnellate già convogliate dai voli del ponte aereo umanitario dell'Ue e ai 193 milioni di euro di finanziamenti umanitari stanziati quest'anno per i palestinesi bisognosi.
Il corridoio marittimo è complementare e non è destinato a sostituire le rotte terrestri esistenti verso Gaza, come i valichi di Kerem Shalom e Rafah. L'Ue chiede a Israele di garantire un accesso continuo attraverso nuove vie, come il valico di Erez e l'utilizzo del porto di Ashdod. (ANSAmed).
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