Il direttore dell'ufficio regionale per gli Stati arabi del Programma di sviluppo dell'Onu ha sottolineato che se la ricostruzione di Gaza dovesse essere portata avanti attraverso il processo tradizionale, "potrebbero volerci decenni, e il popolo palestinese non può permettersi questo lusso". "È quindi importante agire rapidamente per ricollocare le persone in alloggi dignitosi e riportare le loro vite alla normalità dal punto di vista economico, sociale, sanitario ed educativo.
Questa è la nostra massima priorità e deve essere raggiunta entro i primi tre anni successivi alla cessazione delle ostilità", ha detto ancora. Il funzionario Onu ha stimato in "37 milioni di tonnellate" il totale delle macerie accumulate in seguito ai bombardamenti e alle esplosioni: "Stiamo parlando di una cifra colossale, e questa cifra aumenta ogni giorno. Gli ultimi dati indicano che si sta già avvicinando ai 40 milioni di tonnellate". Secondo le stime riferite da Dardari "il 72% di tutti gli edifici residenziali sono stati completamente o parzialmente distrutti", e la ricostruzione deve essere "attentamente pianificata, efficiente ed estremamente flessibile, perché non sappiamo come finirà la guerra" e che tipo di governo verrà instaurato nella Striscia. (ANSAmed).
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