Migliaia di serbi del Kosovo
hanno partecipato oggi a una grande manifestazione organizzata
nel settore nord (serbo) di Kosovska Mitrovica per protestare
contro la messa al bando del dinaro serbo in Kosovo, e più in
generale contro la politica del governo di Pristina ritenuta
sempre più ostile e discriminatoria nei confronti della
popolazione serba locale.
I numerosi oratori hanno rinnovato gli appelli alla comunità
internazionale a intervenire per bloccare la decisione contro il
dinaro e fermare la deriva nazionalista del premier kosovaro
Albin Kurti, il cui obiettivo appare sempre più una vera e
propria pulizia etnica ai danni dei serbi. "Il divieto del
dinaro mira alla liquidazione delle istituzioni serbe, ed è
diretto contro le minoranze che vivono in Kosovo", ha detto
Dragisa Milovic, medico all'ospedale di Mitrovica nord. A suo
dire, i serbi vengono trattati come "cittadini di seconda
categoria, privati dei diritti umani basilari, e minacciati da
un completo esodo" a causa delle condizioni di vita sempre più
insopportabili. La decisione sul dinaro, ha aggiunto, colpisce
in particolare gli anziani e più fragili, i pensionati, gli
studenti, gli operatori sanitari. "Come garantiremo i farmaci
agli ospedali, come potremo acquistare i prodotti per le cucine
degli ospedali, dove vengono curati serbi, bosniaci, rom. Se
tale misura resta in vigore saremo costretti ad abolire il
diritto alle cure", ha osservato Milovic, secondo il quale la
Serbia ha diritto a finanziare i serbi del Kosovo, in base
all'accordo di Bruxelles del 2013, un accordo che prevede la
creazione della Comunità delle municipalità a maggioranza serba
in Kosovo, rimasta tuttavia finora sulla carta.
Insieme a tante bandiere della Serbia, i manifestanti, giunti
dalle tante enclavi serbe del Kosovo, mostravano cartelli e
striscioni con scritte contro la dirigenza di Pristina. tra le
altre 'Europa, apri gli occhi', 'Questa è un'occupazione', 'Non
darò la mia pensione a Kurti', 'Kurti, perchè lasci i nostri
bambini senza latte?', 'Non ci caccerete via dalle nostre
terre'. La manifestazione si è svolta pacificamente e non si
sono registrati incidenti.
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