"Sorprende che questa proposta oggi non arrivi solo dai sovranisti ma venga sposata anche dal presidente del Ppe Manfred Weber, un tedesco che dovrebbe ricordarsi bene del muro di Berlino e che dovrebbe sapere quanto muri e divisioni possano giocare negativamente allo sviluppo e all'armonia dei popoli", prosegue Ferrara.
"Noi riteniamo che l'Ue abbia oggi bisogno di maggiore solidarietà e per questa ragione presenteremo emendamenti migliorativi alla bozza del Parlamento europeo del regolamento procedure presentata dalla relatrice francese Fabienne Keller. È sicuramente positiva la scelta di voler ripartire dall'importante lavoro che io e i colleghi degli altri gruppi politici abbiamo concluso nella scorsa legislatura dopo negoziati difficili, lunghi e intensi che hanno però portato a definire una procedura più equa e più veloce nei confronti dei richiedenti asilo", continue l'eurodeputata.
"Il nodo principale del nuovo testo è la procedura di frontiera: una sua applicazione generalizzata non solo non contribuirebbe a velocizzare le procedure di asilo o di rimpatrio ma comporterebbe lunghi periodi di attesa per i migranti in strutture detentive simili al campo di Moria, che la Commissione europea ha promesso di non replicare, e costi molto elevati per gli Stati Membri di primo arrivo. Su questo presenteremo emendamenti al fine di confermare la posizione del Parlamento già votata alla fine della scorsa legislatura", conclude Ferrara.
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