"Chi investe in criptovalute può
perdere, in tutto o in parte, il capitale investito a causa
delle oscillazioni dei prezzi o nel caso in cui una piattaforma
di scambio presso cui vengono custoditi i portafogli digitali
personali fallisca. Allo stesso tempo, l'utilizzo di
criptovalute pone degli interrogativi seri in tema di rischi di
riciclaggio, stabilità finanziaria e finanziamento di attività
illecite e questo perché si tratta di un settore non del tutto
regolamentato e a rischio di potenziale abuso". Così in una nota
Fabio Massimo Castaldo, europarlamentare del Movimento 5 Stelle
e Vicepresidente del Parlamento europeo, e primo firmatario di
due interrogazioni presentate alla Commissione Ue e cofirmate
dagli europarlamentari del Movimento 5 Stelle Isabella Adinolfi,
Mario Furore, Chiara Gemma e Sabrina Pignedoli.
Nell' interrogazione si chiede all'esecutivo europeo "come si
stia attivando per tutelare i piccoli investitori e garantire il
corretto funzionamento dei mercati. Una soluzione potrebbe
essere quella di concedere alla Banca centrale europea, o
all'ESMA, l'Autorità di vigilanza sui mercati finanziari a
livello europeo, il potere di veto sull'immissione di
criptovalute nel mercato europeo. A rischio, oltre alla
protezione dei consumatori, vi sarebbero, infatti, anche la
stabilità finanziaria e l'eventuale perdita della sovranità
monetaria nell'Ue".
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