Per migliorare le competenze
digitali dei giovani europei bisogna agire su due fronti
principali: le infrastrutture, espandendo la copertura della
banda larga nei Paesi Ue, ma anche la formazione, innanzitutto
degli insegnati. Questi i punti principali del parere sul Piano
d'azione europeo per l'educazione digitale in preparazione al
Comitato Ue delle Regioni (CdR), che il presidente della
Provincia di Avellino, Domenico Gambacorta, ha presentato oggi
al Parlamento europeo.
Parlando nella commissione Cultura dell'eurocamera,
Gambacorta ha detto: "Dobbiamo far capire ai giovani che
studiare conviene, per avere una gratificazione personale ma
anche per entrare nel mondo del lavoro dalla porta principale.
Noi dobbiamo concentrarci su chi abbandona gli studi, investendo
per far recuperare loro il divario digitale esistente". "Serve
quindi un forte investimento di risorse statali, regionali ed
europee per cercare di ridurre il 'digital divide' esistente fra
regioni geografiche, città e periferie, sesso ed età diverse",
ha insistito il presidente della Provincia di Avellino. Il testo
di cui è relatore sarà votato dal CdR a inizio ottobre, durante
la Settimana Ue delle regioni e delle città.
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