BRUXELLES - Gli economisti prevedono che la Banca centrale europea continui i suoi acquisti netti di obbligazioni per altri due anni, fino alla fine del 2023, ben oltre la scadenza che si sono date altre importanti banche centrali come la Fed e la Bank of England per ridimensionare o porre fine ai loro programmi di stimolo monetario. E' quanto emerge da un sondaggio condotto dal Financial Times.
Circa i tre quarti dei trentadue economisti intervistati dal quotidiano della City hanno affermato di aspettarsi che la Bce smetta di espandere il suo portafoglio obbligazionario da 4,6 trilioni di euro nel 2023. Nel dicembre scorso, la presidente Christine Lagarde ha annunciato il tapering graduale degli acquisti di debito tramite il programma per l'emergenza pandemica (Pepp) per arrivare allo stop a marzo, mentre proseguirà almeno fino a ottobre il programma 'App'. Tuttavia, osserva Ft, la francese "non ha specificato quando gli acquisti di attività nette si sarebbero fermati del tutto". Oltre la metà degli economisti si attende poi che Francoforte inizi ad aumentare il tasso sui depositi (ora a -0,50%) entro il 2023, mentre più di un quarto ritiene che non lo farà prima del 2024.
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