(ANSA) - MILANO - Nel 2017 l'export delle cantine cooperative ha toccato la cifra record di 1,9 miliardi di euro (+5,6%), una quota pari al 32% del valore complessivo delle esportazioni italiane di vino, che secondo dati Istat si attestano in valore a 5,9 miliardi. Lo afferma un'indagine interna dell'Alleanza cooperative agroalimentari sugli ultimi fatturati delle 480 cantine socie realizzata in occasione di Vinitaly 2018.
Se si restringe l'analisi alle prime 25 cantine cooperative per fatturato, emerge che esse realizzano da sole un quinto (21%) di tutte le vendite di vino italiano all'estero. "La grande crescita dell'export cooperativo - spiega il presidente dell'Alleanza delle cooperative agroalimentari, Giorgio Mercuri - conferma l'assoluta posizione di leadership delle nostre associate nella produzione e commercializzazione di vino e avvalora la bontà dei notevoli investimenti realizzati negli ultimi anni dalle cantine proprio per presidiare tutti i principali mercati esteri".
Secondo quanto rilevato dal rapporto 2017 dell'Osservatorio della cooperazione agricola italiana, l'export delle prime 25 cantine cooperative ha avuto nell'ultimo anno una crescita del +8,8%, un tasso che è quasi il triplo rispetto a quello registrato nello stesso periodo a livello nazionale (+3,2%).
All'Alleanza aderiscono 480 cantine cooperative, per 141.000 soci produttori e oltre 9mila addetti, per una produzione pari al 58% della produzione vinicola media del Paese e un giro d'affari di 4,5 miliardi, pari al 44% del totale del fatturato vino nazionale. Nella classifica delle prime società vinicole per fatturato pubblicata nell'indagine 2018 sul settore dell'Area studi Mediobanca compaiono anche quest'anno 8 cantine cooperative tutte con fatturati superiori a 100 milioni di euro: Cantine Riunite &CIV, Caviro, Mezzacorona, Cavit, Soave, Gruppo Cevico, Collis Veneto Wine Group e La Marca.