Quotidiano energia - I criteri e l’individuazione delle aree non idonee alla realizzazione di impianti eolici di potenza superiore a 20 kW, nonché gli indirizzi per la valutazione degli impatti cumulativi di detti impianti, “sono adottati e/o aggiornati dalla Giunta con le modalità e in conformità ai criteri definiti dall’articolo 15 della Legge regionale 5 aprile 2016 n. 6”. E’ quanto prevede la proposta di legge “Norme per l’attuazione del Piano energetico ambientale”, approvata ieri dal Consiglio Regionale della Campania con 25 voti favorevoli e tre astenuti e ora in attesa di pubblicazione sul Burc.
Il nuovo Pear campano, che ha validità quadriennale, rimanda dunque alla Giunta la spinosa questione della definizione delle aree non idonee all’installazione degli aerogeneratori, che ha dato luogo tra l’altro alla bocciatura da parte della Corte Costituzionale della stessa legge regionale 6/2016 nella parte in cui imponeva una moratoria.
Il Pear sottolinea comunque che la Regione “individua gli strumenti e le procedure per il superamento dei vincoli e per l’accelerazione degli iter di concessione e di autorizzazione, recependo la direttiva 2009/28/CE in materia di energia da fonti rinnovabili”. Inoltre, la Giunta “è autorizzata a prevedere l’applicazione della Procedura Abilitativa Semplificata, ai sensi del D.lgs 28/2011, agli impianti di potenza nominale fino a 1 MW elettrico”.
La presidente del Consiglio Regionale, Rosa D’Amelio, ha spiegato che il Pear “fornisce alla Giunta importanti linee di indirizzo e approva uno strumento strategico per la programmazione in ottica sostenibile delle politiche energetiche e ambientali campane, adeguandole a quelle dell’Unione europea”.
Sempre ieri, il Consiglio ha approvato all’unanimità il testo unificato “Norme in materia di impianti termici e di certificazione energetica degli edifici”, che disciplina le attività di esercizio, conduzione, controllo, manutenzione ed ispezione degli impianti per la climatizzazione invernale ed estiva degli edifici e per la preparazione dell’acqua calda per usi igienici sanitari, gli impianti termici di climatizzazione invernale ed estiva, per il miglioramento delle prestazioni energetiche degli impianti esistenti e di nuova costruzione e per promuovere la riconversione degli impianti termici con sistemi più efficienti ed alimentati ad energia rinnovabile.
Il provvedimento istituisce anche il “Catasto Energetico Regionale”.