Il segretario di stato Usa Mike Pompeo "e' impaziente di sentire gli sviluppi e le vedute dei suoi partner italiani" sul G5: lo ha detto in una conference call con i media un alto dirigente del dipartimento di Stato, alla vigilia della visita di Pompeo a Roma, il 30 settembre, dove incontrera' il premier Giuseppe Conte e il ministro degli esteri Luigi Di Maio "per discutere il rapporto bilaterale Usa-Italia, le risposte all'emergenza Covid-19 e i nostri sforzi per affrontare le minacce alla sicurezza condivise e promuovere la stabilita' regionale". In agenda anche gli sviluppi in Libia.
Il dirigente ha ricordato che la questione del 5G e' "una discussione in corso con i nostri partner italiani, al pari di quella che abbiamo con altri Paesi in Europa e nel mondo, e nella quale abbiamo chiarito le nostre preoccupazioni sui venditori affidabili quando si tratta del 5G, sui rischi che ci sono, il focus che abbiamo promosso". "Noi - ha proseguito - vediamo un crescente numero di Paesi inclusi nel programma Clean Network, che lavorano insieme per sviluppare e realizzare l'ultima tecnologia, ma in modo sicuro, proteggendo i nostri dati". "E penso che condividiamo le stesse preoccupazioni fondamentali con i nostri partner italiani e con gli altri in Europa", ha aggiunto. Nessuna risposta invece sull'ipotesi di trasferire in Italia alcuni asset della Nato, come il comando Africom.
Il segretario di stato Usa Mike Pompeo "ha chiarito molto bene in alcuni dei suoi recenti interventi alcune delle sue vedute ed e' una grande occasione avere una serie di incontri di persona con il cardinale Pietro Parolin e l'arcivescovo Paul Richard Gallagher per discutere queste cose apertamente come partner diplomatici. Ovviamente spetta alla Santa Sede prendere le sue decisioni": lo ha detto in una conference call con i media un alto dirigente del dipartimento di Stato, alla vigilia della visita di Pompeo in Vaticano, dopo il suo appello alla Santa Sede di cancellare lo storico accordo con Pechino sulle nomine dei vescovi. Il dirigente ha ricordato la "forte partnership" Usa col Vaticano e che entrambi i Paesi "promuovono i diritti umani e difendono la liberta' religiosa".