La decisione del gran giurì su Breonna Taylor è una "vergogna". Dalle colline di Hollywood passando per i parquet di basket, i vip americani insorgono per la mancata incriminazione dei tre agenti coinvolti nel caso della ragazza afroamericana uccisa dalla polizia nella sua abitazione. "Sono senza parole. Sono devastato. Volevamo giustizia per Breonna e abbiamo avuto giustizia per i muri dell'appartamento dei vicini e non per la sua vita. Non sono sorpreso dal verdetto ma questo non vuol dire che non fa male", ha twittato la star dell'Nba LeBron James: "Le donne afroamericane sono le persone meno rispettate sulla terra. Prometto che farò del mio meglio per cambiare tutto questo".
Critico anche George Clooney, originario di quel Kentucky travolto dalla polemiche: "Breonna Taylor è stata uccisa nel suo letto da tre agenti bianchi e nessuno è stato incriminato per la sua morte". La regina del piccolo schermo Oprah Winfrey si rivolge alla madre di Breonna. "Il mio cuore è con Tamika Palmer, che dovrà ricordarsi ogni giorno che la sua bambina non tornerà a casa", ha twittato. Di poche parole ma sferzanti Justin Bieber: "Vergognati Kentucky. Breonna Taylor merita giustizia". Mentre Viola Davis, vincitrice del premio Oscar, ha scritto: "BLACK LIVES MATTER. Non sono mai abbastanza le volte che va ripetuto". L'attrice Kerry Washington ha ricordato come il procuratore generale del Kentucky, Daniel Cameron, è "nella lista di Donald Trump per sostituire RGB alla Corte Suprema. E' lo stesso uomo che ha deciso di non incriminare gli agenti responsabili per l'uccisione di Breonna Taylor. Votate". "Quindi nessuno è responsabile per la morte di Breonna Taylor?", si chiede Mia Farrow. L'attrice e attivista Mira Sorvino non ha dubbi: "Nessuna incriminazione = nessuna giustizia. Se la sua vita non conta abbastanza per ritenere responsabili coloro che l'hanno uccisa, allora cosa? Quando?"