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'Caro Donald...', le lettere di Nixon e Trump

Redazione ANSA

"Caro Donald...", "Caro presidente...". Spunta dal periodo a cavallo tra gli anni '80 e '90 la corrispondenza privata tra Donald Trump e Richard Nixon. Dalla passione per il football all'interesse per il settore immobiliare, passando per il Vietnam e la sfiducia condivisa nei confronti dei media, i due si scambiarono numerose lettere rese pubbliche per la prima volta dalla Biblioteca e Museo Presidenziale Nixon.

Missive - il cui contenuto è stato anticipato dall'Ap - che vanno dal 1982 al 1993, un anno prima della morte dell'ex inquilino della Casa Bianca. A quei tempi, Trump era un giovane e spregiudicato imprenditore del mattone che cercava di imporsi a New York, mentre Nixon era uno statista caduto in disgrazia e deciso a ricostruire la sua reputazione. "Penso che tu sia uno dei grandi uomini di questo Paese, è stato un onore passare una serata con te", scriveva Trump nel giugno 1982, meno di otto anni dopo le dimissioni di Nixon per lo scandalo Watergate. Già in passato l'attuale comandante in capo aveva espresso la sua ammirazione per il controverso ex presidente, ma dalle lettere si apprende come i due avessero molto in comune: soprattutto la sfiducia nei confronti della stampa, segno distintivo di entrambe le loro presidenze. "Caro Donald, non so nulla della complessità delle tue imprese, ma il massiccio attacco dei media contro di te mi fa stare dalla tua parte", scrisse Nixon nel 1990. I due parlarono anche di come capitalizzare gli ascolti televisivi dopo che Trump acquistò la squadra di football dei New Jersey Generals nel 1984 (e abbandonò nel 1986).

The Donald, all'epoca, non nascose neppure il suo grande desiderio: "Una delle mie grandi ambizioni è avere i Nixon come residenti nella Trump Tower", affermò. Dopo che l'ex presidente vide il grattacielo in costruzione sulla Fifth Avenue, a Manhattan, disse che la moglie era "rimasta colpita": "Ma in questo momento non se la sentiva di intraprendere il calvario di un trasloco", rispose Nixon, ricordando come la ex first lady da poco aveva avuto un lieve ictus. Poco dopo aver vinto le elezioni nel 2016, Trump rivelò la corrispondenza con l'ex presidente, dicendo: "Mi scriveva delle lettere, è stato molto interessante. Ha sempre voluto che mi candidassi". Secondo Luke Nichter, professore all'A&M-CentralTexas, i due "hanno visto qualcosa di simile l'uno nell'altro: quella durezza, quel coraggio, persino l'essere colpiti per poi rifarsi sotto".

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