La strada per la ripresa è "lunga e molto incerta": la Fed fa e farà tutto il possibile per sostenere l'economia per tutto il tempo necessario. Jerome Powell davanti al Congresso rassicura sulla disponibilità e sulla prontezza della banca centrale ad agire, ma incalza su nuovi stimoli pubblici, quelli veramente in grado di fare la differenza. Un auspicio, quello per ulteriori aiuti, che piomba nel mezzo dell'impasse in Congresso, dove al momento la possibilità di raggiungere un'intesa e stanziare nuovi fondi per gli americani e le piccole e medie imprese sembra un lontano miraggio.
"Io e il presidente restiamo impegnati a offrire sostegno agli americani e alle imprese americane. Ritengo che un pacchetto di misure mirato sia ancora necessario e l'amministrazione è pronta a raggiungere un accordo bipartisan", dice il segretario al Tesoro, Steven Mnuchin, sentito in Congresso insieme a Powell. Un'apertura che però si scontra con i rapporti sempre più tesi fra i democratici e i repubblicani sulla successione di Ruth Bader Ginsburg alla Corte Suprema. Tensioni che allontanano un accordo rimandandolo, per ora, a dopo il voto e dopo il risultato elettorale. L'incertezza sulle elezioni inizia intanto a farsi sentire sui mercati azionati, con Wall Street che trema fra il timore di una seconda ondata di coronavirus, dopo che il virsu ha fatto 200.000 morti negli Stati Uniti, e la paura di un risultato elettorale non chiaro e di una successiva e lunga battaglia legale.