I dazi di Donald Trump sui prodotti Made in China imposti nel 2018 sono in violazione delle regole internazionale. Lo afferma l'Organizzazione Mondiale del Commercio, gettando un'ombra sulla guerra commerciale avviata dalla Casa Bianca contro Pechino con dazi su più di 500 miliardi di dollari di prodotti. Washington, riporta l'agenzia Bloomberg, può comunque porre il proprio veto sulla decisione del Wto presentando un appello nei prossimi 60 giorni.
La guerra commerciale di Trump contro la Cina è stata autorizzata in base alla Section 301 del Trade Act del 1974, che concede al presidente l'autorità dei imporre dazi e restrizioni all'import quando un paese straniero opta per pratiche coimemrciali che hanno un impatto sugli scambi commerciali americani. L'amministrazione Trump ha rivendicato che i dazi alla Cina erano necessari per affrontare le violazioni della proprietà intellettuale perpetrate da Pechino.
La Cina esprime apprezzamento per la decisione del panel di esperti del Wto e "spera che gli Stati Uniti possano ora rispettare pienamente le decisioni" prese, che mostrano anche "la ferma determinazione della Cina a rispettare le regole del Wto e a salvaguardare l'autorità del sistema commerciale multilaterale. L'amministrazione Trump boccia invece in tronco la decisione della Wto. L'Organizzazione Mondiale del Commercio "è completamente inadeguata per fermare le pratiche dannose della Cina", dice il rappresentante americano al commercio Robert Lighthize. La conclusione della Wto, aggiunge Lighthizer, mostra come sia necessaria una riforma dell'organismo.