La città di Louisville, in Kentucky, ha raggiunto un accordo per patteggiare con la famiglia di Breonna Taylor, la 26enne afroamericana uccisa in marzo da alcuni agenti di polizia nel suo appartamento. Nell'ambito dell'accordo le autorità si impegnano a riformare la polizia e a rivedere le pratiche che usa. E fra queste quella con cui è stata uccisa Taylor, ovvero la cosidetta perquisizione 'no-knock', che non richiede alla polizia di preannunciarsi all'ingresso dell'appartamento "Si tratta di un significativo passo per cercare di correggere il sistema di giustizia", afferma Benjamin Crump, legale della famiglia Taylor, mettendo in evidenza come i 12 milioni del patteggiamento sono probabilmente la cifra più alta mai pagata per una donna afroamericana uccisa dalla polizia negli Stati Uniti e probabilmente la più alta mai pagata per un afroamericano ucciso dalla polizia.
Breonna Taylor è al centro da mesi delle proteste di Black Lives Matter contro il razzismo e l'uso eccesivo della forza da parte della polizia. Il suo nome e il suo caso è infatti costantemente ricordato durante le manifestazioni per la brutalità e per la mancanza di risposte da parte delle autorità.