(ANSA) - ROMA, 29 DIC - "Il governo greco è guidato
esclusivamente dal diritto internazionale e dagli interessi
nazionali. Non permette agli altri di decidere, tantomeno sui
nostri diritti sovrani": così il portavoce del governo greco,
Yannis Economou, commentando la dichiarazione di questa mattina
del ministro degli Esteri turco, Mevlüt Çavuşoğlu, che aveva
affermato: "Nei giorni scorsi la stampa greca ha riportato la
notizia che le acque territoriali greche saranno estese a 12
miglia intorno all'isola di Creta. La nostra posizione è chiara:
non permetteremo l'estensione delle acque territoriali nemmeno
di un miglio in più nel Mar Egeo". Secondo la Convenzione del
Diritto del mare (Unclos) delle Nazioni Unite, ratificata da
Atene ma non da Ankara, gli Stati possono estendere fino a 12
miglia marittime dalla costa la delimitazione delle proprie
acque territoriali. Ma nel 1995 il Parlamento turco ha stabilito
che qualora la Grecia estendesse le proprie acque territoriali
di fronte alla Turchia dalle attuali 6 a 12 miglia la mossa
sarebbe interpretata da Ankara come una dichiarazione di guerra.
"Ancora una volta voglio mettere in guardia la Grecia. Non fate
passi falsi facendo affidamento su quelli che avete alle spalle.
Non lanciatevi in avventure che anche voi sapete avranno una
pessima fine", ha aggiunto il ministro degli Esteri turco.
Affermazioni che hanno suscitato la risposta del governo greco:
"La strategia di minacce e provocazioni messa in atto dalla
Turchia è assolutamente inutile, poiché la Grecia non è né
intimidita né terrorizzata. Sarebbe utile che i funzionari
turchi riflettessero sull'impasse e non continuassero sulla
stessa strada nel nuovo anno", ha sottolineato Economou. (ANSA).
© Copyright ANSA - Tutti i diritti riservati