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Ankara,su estensione nostre acque territoriali decidiamo noi

Portavoce governo risponde al ministro degli Esteri turco

29 dicembre, 14:23
(ANSA) - ROMA, 29 DIC - "Il governo greco è guidato esclusivamente dal diritto internazionale e dagli interessi nazionali. Non permette agli altri di decidere, tantomeno sui nostri diritti sovrani": così il portavoce del governo greco, Yannis Economou, commentando la dichiarazione di questa mattina del ministro degli Esteri turco, Mevlüt Çavuşoğlu, che aveva affermato: "Nei giorni scorsi la stampa greca ha riportato la notizia che le acque territoriali greche saranno estese a 12 miglia intorno all'isola di Creta. La nostra posizione è chiara: non permetteremo l'estensione delle acque territoriali nemmeno di un miglio in più nel Mar Egeo". Secondo la Convenzione del Diritto del mare (Unclos) delle Nazioni Unite, ratificata da Atene ma non da Ankara, gli Stati possono estendere fino a 12 miglia marittime dalla costa la delimitazione delle proprie acque territoriali. Ma nel 1995 il Parlamento turco ha stabilito che qualora la Grecia estendesse le proprie acque territoriali di fronte alla Turchia dalle attuali 6 a 12 miglia la mossa sarebbe interpretata da Ankara come una dichiarazione di guerra.

"Ancora una volta voglio mettere in guardia la Grecia. Non fate passi falsi facendo affidamento su quelli che avete alle spalle.

Non lanciatevi in avventure che anche voi sapete avranno una pessima fine", ha aggiunto il ministro degli Esteri turco.

Affermazioni che hanno suscitato la risposta del governo greco: "La strategia di minacce e provocazioni messa in atto dalla Turchia è assolutamente inutile, poiché la Grecia non è né intimidita né terrorizzata. Sarebbe utile che i funzionari turchi riflettessero sull'impasse e non continuassero sulla stessa strada nel nuovo anno", ha sottolineato Economou. (ANSA).

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