Oim-Unhcr, piĆ¹ assistenza per chi arriva da rotta balcanica
Missione al confine nord-est, nel 2020 oltre 4000 persone
30 gennaio, 13:58Nel corso della visita i rappresentanti delle due organizzazioni - riferisce la nota - hanno incontrato le autorità governative e cittadine e gli esponenti della società civile e discusso con loro sulla situazione al confine con la Slovenia e i piani di accoglienza e assistenza per migranti e rifugiati.
"E' molto probabile che i movimenti di migranti e rifugiati lungo la rotta balcanica continuino nel 2021. Bisogna agire senza ritardo. Esiste un obbligo per gli Stati ad ammettere sul proprio territorio chi presenta domanda di asilo alle proprie frontiere, almeno per la durata dell'esame della domanda stessa.
È in questa fase che occorre attivare anche su questo territorio tutti i servizi di assistenza e informazione previsti dalla legge in Italia", ha sottolineato Chiara Cardoletti.
"Purtroppo i migranti e rifugiati che percorrono la rotta balcanica vivono un'esperienza terribile e rischiano spesso di diventare vittime di violenze durante la traversata -ha osservato Laurence Hart - .Le condizioni in cui molte persone arrivano sono estremamente critiche e i profili vulnerabili sono numerosi. E' necessario ricordare come la priorità sia sempre quella di assicurare un'assistenza adeguata sia per coloro che fanno richiesta di asilo sia per tutti coloro che presentano serie vulnerabilità".
Unhcr e Oim annunciano, infine, che "continueranno a monitorare da vicino la situazione alle frontiere terrestri italiane e restano pronti a identificare le necessità e le risposte più adeguate per strutturare un sistema di identificazione e assistenza coordinato per migranti e rifugiati che coinvolga tutti gli attori presenti sul territorio". (ANSA).